Da Libertà marzo 2015
A Milano fino al 3 aprile personale dell’artista piacentino, svolta in carriera
L’artista piacentino Roberto Goldoni ritorna sulla ribalta milanese con la mostra personale Zahir e la rosa in corso negli spazi di RossoSegnale B&B.
Ventitre nuove opere che segnano una vera e propria svolta nella carriera artistica di Goldoni, il quale sperimenta ora una rinnovata libertà espressiva, grazie all’utilizzo di materiali inediti e originali formule di approccio alla realtà rappresentata.
Quasi un ritorno alle proprie origini pittoriche, quando il lavoro di ricerca sulla materia andava al passo con una marcata iconoclastia.
Ecco quindi l’uso di lastre di ferro già ossidate con motivi astratti e arricchite da tempera argentata e polvere di limatura, frutto di istintività, freschezza e atti gestuali senza possibilità di modificare il lavoro svolto senza dover rifare tutto da capo, in una sorta di liberazione della tela.
Oppure l’impegno di pigmento puro incollato, dal colore saturo in pienezza, sparato, in opere dove il soggetto conta relativamente rispetto alla sperimentazione sui materiali, presenti in strati e accumuli che fuoriescono dal piano.
Con queste opere Goldoni sembra chiudere con la pittura fatta di soggetti da rappresentare, una chiusura già sancita nel precedente ciclo di opere in mostra in Villa Braghieri a Castelsangiovanni dove una serie di quattro quadri terminava con una tela quasi completamente nera, in una sorta di atto definitivo.
Ora le immagini sono abbinate a una griglia formata da una serie di righe monocrome parallele, una gabbia apparente che crea ambiguità in quanto non permette più di capire cosa c’è sopra o cosa invece si trova al di sotto, di capire cosa è figurativo o cosa è astratto. Un’intuizione che permette all’artista maggiore libertà sui soggetti, con le righe orizzontali a dare un senso all’opera.
Non a caso la personale di Goldoni si richiama nel titolo ad un racconto di Borges contenuto nell’Aleph ed esprime la riflessione in arte sul potere di un pensiero che diventa ossessione. Degno di nota il luogo che ospita l’esposizione, una galleria collocata in una struttura ricettiva nel centro del capoluogo lombardo, RossoSegnale Concept Art Gallery B&B, in Via Sacchini 18 a MIlano (metro Loreto).
L’esposizione, dal titolo Zahir e la rosa sarà visibile sino al 3 aprile con i seguenti orari: martedì, mercoledì e giovedì dalle 17,30 alle 19,30 e venerdì e lunedì su appuntamento, telefonando allo 02-29527453.
Roberto Goldoni, classe 1971, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano concludendo gli studi nel 1995 con una tesi su Alberto Burri. Ha lavorato dal 1999 al 2002 con la Galleria Ferrari arte moderna e contemporanea di Rivergaro. Al suo attivo conta numerose esposizioni personali e collettive. Tra le più recenti, sempre nella metropoli milanese, Step Art Fair alla fabbrica del vapore e al Vision Care Institute.
Per questa mostra si è avvalso della collaborazione del fotografo piacentino Paolo Mosconi.
Vive e lavora a Castelsangiovanni.